USABILITÀ
Perché se non ti domandi come funziona, allora funziona!
Tutti vogliono un prodotto bello da vedere, un sito accattivante, un e-commerce che stupisca, una intranet che coinvolga l’utente, un’app che catturi.
Tutti credono di sapere cosa vogliono, ma quello che usano tutti, è qualcosa di completamente diverso.
L’usabilità è ciò che determina il successo e la longevità del software.
Oggi quando si pensa all’uso di un prodotto digitale non si pensa più solamente a un semplice computer in un ufficio o al solo sito, ma a un computer in ufficio che naviga sul sito, uno smartphone in tasca che ne usa la versione mobile, un tablet in valigia che ne utilizza l’app e magari anche una Smart TV a casa. Oggi non si va più in rete, si è semplicemente sempre connessi: ecco perché l’usabilità diventa uno studio sull’esperienza dell’utente a 360°.
Chi ha bisogno di usabilità?
- Siti e intranet: tutti usiamo quotidianamente Google come motore di ricerca, sicuramente efficace perché ci fa trovare quel che cerchiamo.
- App: oggi i browser più utilizzati sono Chrome, Firefox e Safari. Su tutti i dispositivi sono interfacciati come simboli (app) per navigare su internet. L’utente ci clicca non perché sia “catturato”, ma perché è efficiente nel suo, ovvero: vedere le pagine, in fretta.
- E-commerce: compriamo o abbiamo comprato su Amazon, non perché ci piace, ma perché sa invogliarci all’acquisto.
I nostri clienti tipo:
- Aziende che intendono strutturare un sito con più di 5 pagine, offrono materiale da scaricare, manuali d’uso ecc.
- Produttori che realizzano software e vogliono che abbia successo e siano diffusi, per analizzarne l’efficacia e scoprire come li usano gli utenti.
- Pubbliche amministrazioni che offrono servizi on-line a cittadini o imprese e devono verificare (anche col protocollo eGLU della Funzione Pubblica) o riprogettare interazione e interfacce.
Un sito usabile ieri, andava incontro ai suoi utenti, a seconda dei loro obiettivi e del contesto in cui veniva usato. Era semplice, funzionava, sempre.
Oggi un sito usabile, è semplice e funziona, sempre.
ACCESSIBILITÀ
Per pensare oggi a chi deve accedere (anche domani).
L’accessibilità è una caratteristica del software, che non ha quasi alcun impatto sul suo aspetto, ma garantisce che tutti possano usarlo. Ad oggi è un requisito imprescindibile, infatti se il sito non si carica in meno di 3 secondi è molto probabile che l’utente esca dalla tua pagina e non ti cerchi più.
Non solo: l’accessibilità web in Italia è una legge che tutela le persone in situazione di handicap e garantisce loro accesso ai siti pubblici per usufruire dei loro servizi o cercare informazioni.
Un’azienda che sente di avere una responsabilità sociale, come le pubbliche amministrazioni, non può escludere alcun utente.
Un’azienda che si rivolge a clienti o fornitori che hanno più di 20 anni e meno di 10 decimi di vista, deve avere un sito, una intranet, o un’app accessibile.
Chi ha bisogno di accessibilità?
- Google, perché è come un cieco, che vede del tuo sito solo il testo, e se Google non ti vede, non ti trova nessuno.
- Chi usa uno smartphone in metropolitana o autobus, in una strada con un po’ di buche, perché fa fatica a toccare i tasti gusti
- Chi usa un Ipad in spiaggia in una giornata assolata, perché il contrasto tra colori del testo e dello sfondo, non rendono agevole la lettura.
- Un imprenditore, con un monitor da 26 pollici, e Windows 7, solo perché lo schermo è troppo grande e quindi i caratteri troppo piccoli per essere letti agevolmente.
Insomma, per ogni minima esigenza, per ogni persona, l’accessibilità è fondamentale per la riuscita di un sito efficace nella comunicazione e usabilità.
I nostri clienti tipo:
- Banche o grandi aziende che hanno tra i propri clienti anche persone con disabilità.
- Aziende che puntano sulla responsabilità sociale.
- Enti privati che ricevono finanziamenti pubblici, perché la legge impone loro di essere a norma.
- Software house e Agenzie di comunicazione che lavorano con le pubbliche amministrazione.
- Pubbliche amministrazioni che hanno tra gli obblighi oltre a fornire informazioni e servizi accessibili e la loro verifica, anche di formare il proprio personale su queste tematiche.
Un sito accessibile ieri, si adattava alle preferenze di un utente, al suo monitor ad esempio: oggi quel sito si chiama responsive o adaptive e si naviga col cellulare.
Chi ha pensato a un sito accessibile ieri, quando oggi si è svegliato, ne aveva uno già all’avanguardia.